
Autore: slpv_direzione
| 14 Ottobre, 2024
Desideriamo condividere un’intervista dietro le quinte!
La nostra amica Veronica ha aperto il suo cuore raccontando uno dei momenti più bui della sua vita, ed ha esordito così:
“Ho desiderato di mettere fine alla mia vita, non vedevo una via d’uscita ma…”.
Ecco di seguito l’intervista integrale:
Giornalista:《Ciao Veronica, innanzitutto voglio ringraziarti per esserti resa disponibile nel rilasciare questa intervista sicuro che le tue parole giungeranno come refrigerio a quanti stanno combattendo con situazioni difficili nella propria vita. Per cominciare, ti chiedo una tua breve presentazione e del momento difficile che hai vissuto》.
Veronica:《Ciao, grazie a te e alla vostra associazione che mi permette di essere un canale di aiuto attraverso la mia esperienza di vita. Sono una giovane mamma che ha avuto la forza di riprendere in mano la propria vita dopo aver duramente lottato contro se stessa. Ho purtroppo maturato più volte pensieri suicidari con l’obiettivo di porre fine alle mie sofferenze. Ero stanca e stremata dei continui abusi psicologici che stavo vivendo tra le mura domestiche. Quel luogo detto casa, dove avrei dovuto sentirmi amata e protetta, nel tempo si è trasformato in un vero e proprio inferno privandomi di pace e speranza》.
Giornalista: 《Veronica, puoi descrivere nel dettaglio come affrontavi le tue difficili giornate! Come era il tuo stato d’animo?》.
Veronica:《Si. Ogni giorno era uguale all’altro. Non avevo più voglia di vivere, di svegliarmi la mattina, svolgevo le mie faccende quotidiane come da routine, ma dentro ero morta. Non desideravo altro che porre fine a quella atroce sofferenza!》.
Giornalista:《In quella fase così difficile della tua vita, nessuno ha intuito il tuo disagio?》.
Veronica:《No! Inizialmente ho sempre mascherato tutto facendo finta che andasse tutto bene, mentre nella mia casa c’era l’inferno. Mi nascondevo dietro ad un sorriso, ma i miei occhi erano spenti, un peso mi schiacciava. Nonostante tutto, decisi di lottare. Mi sono considerata sempre una donna forte che ha affrontato con coraggio tante difficoltà. Purtroppo, in questa determinata circostanza ogni iniziativa, ogni tentativo di oppormi è risultato vano, sembrava che non avessi più forze per reagire.
Rispondendo più dettagliatamente alla tua domanda se qualcuno avesse intuito il mio bisogno di aiuto, devo risponderti di Sì!
Grazie a Dio, anche se è accaduto in un secondo momento. E’ accaduto quando la mia sofferenza divenne troppo palese e le mie abitudini iniziarono a cambiare. Ormai il mio malessere non poteva più passare inosservato》.
Giornalista:《Questa persona o persone che ti hanno aiutata, cosa hanno fatto per farti “cambiare idea” sui pensieri che si erano annidati nella sua mente?》.
Veronica: 《Come si evince dal titolo dell’intervista, mia figlia ha avuto un ruolo determinante. Il mio amore di madre, mi ha più volte fatto rimandare, desistere a tanti gesti anticonservativi, ma in me c’era tanto desiderio malsano, tanti pensieri che mi portavano sempre allo stesso bivio. Fondamentale è stato anche l’intervento di alcuni amici, che comprendendo il mio disagio mi hanno sostenuta facendomi sentire compresa e non più sola a portare quel peso. Il percorso di riabilitazione anche se è stato lungo mi ha permessa di apprezzare il sostegno di alcune persone che voglio ringraziare, perché mi hanno permesso di riconquistare tutti i miei valori di donna. Oggi sono tornata a sorridere per davvero. Non indosso più una maschera, sorrido con le labbra ma accompagnate da un cuore sereno. Affermo questo, perché ci tengo a dire come la fede in Gesù abbia avuto un ruolo determinante in quanto mi ha aiutata ad uscire da questo tunnel di tenebre e di oppressione. E’ stato come un Amico fedele e nello stesso tempo un Padre amorevole che ho sentito vicino a me nei momenti più bui》.
Giornalista:《 A chiusura di questa breve intervista, desideri dare un consiglio a chi è stanco e sta attraversando una situazione simile alla tua, come tu stessa hai descritto: “ in un tunnel buio della vita?” 》.
Veronica:《Assolutamente SI! Voglio dire a gran voce che c’è sempre una via d’uscita e che chiedere aiuto ed aprirsi con qualcuno non è affatto sinonimo di debolezza o vigliaccheria. Tutti possiamo attraversare queste fasi nella vita. Faccio un appello invitando tutti a denunciare anche questi pensieri di autolesionismo o di morte che possono attraversare la nostra mente. Non permettere che ti vengano tolte la gioia e la pienezza della vita in quanto esse sono anche un dono di Dio. Se condividiamo i pesi che abbiamo, permettiamo a chi ci è vicino di stendere la propria mano e venirci in soccorso.
Un ultimo consiglio voglio darlo anche a chi si trova dall’altra parte: Guardate gli occhi del vostro prossimo e scrutate la sua anima, chiedetegli con sincerità cosa l’affligge e dategli quell’abbraccio sincero, che può riscaldare davvero un cuore afflitto più di mille parole》.
Giornalista: 《Grazie Veronica, perché la tua testimonianza ci porta ad avere speranza! Abbiamo compreso che non c’è nessuna situazione impossibile e che niente deve avere il diritto di farci pensare che la nostra vita non merita più di essere vissuta. Quanto abbiamo ascoltato, ci insegna ancora l’importanza dell’amicizia e di quanto sia necessario aiutare con fatti concreti chi è nella necessità. Proprio come hai detto tu, fermandoci davanti al problema e non andiamo oltre. Non costa nulla ascoltare e soprattutto dare un abbraccio come gesto concreto di amore. Voglio concludere questa conversazione con delle parole scritte da un nostro volontario affinché possano essere di sprono per ovviare ad ogni gesto anticonservativo: “ se fossi un tuo amico soffrirei tanto e mi mancheresti un mondo. Se fossi tuo padre avrei fallito nel proteggerti e nel guidarti e nel farti sentire speciale. Se fossi tua mamma proverei i dolori del parto di chi abortisce un bambino che avrei voluto vedere crescere. Se fossi Dio avrei voluto trovare fede nel cuore, una porta aperta per entrare e far luce nelle tue tenebre e dirti la verità di quello che realmente sei, di quanto sei stimato e prezioso. Allora invece di pensare di farla finita …RAGIONA: vale davvero la pena farlo?》.
Come volontari dell’associazione Stiamo Lavorando per la Vita, rinnoviamo la nostra disponibilità e il nostro servizio gratuito come punto di ascolto e supporto spirituale aperto a tutti coloro che lo richiedono. Vogliamo salutare, con un affettuoso abbraccio ancora Veronica e la sua cara bambina.