Non farti male. Questo è il titolo di un progetto che consideriamo un dono divino, ricevuto attraverso un sogno profondo. In questo sogno, mi trovavo con i miei compagni dell’associazione “Stiamo Lavorando per la Vita”, tra cui ricordo i volti di Sandro, Antonio, Vincenzo, Anna e tanti altri giovani, tutti uniti dalla nostra missione, raggiungendo le piazze della nostra nazione nel cuore della notte per diffondere il messaggio del Vangelo.

Eravamo su una strada che conoscevo bene e dinanzi a noi si stendeva una folla di ragazzi visibilmente in difficoltà, con espressioni di sconforto. Il nostro scopo era portare un messaggio di speranza, ma alla nostra presenza quei giovani cominciarono a erigere fortificazioni, degli ostacoli, per impedirci di avvicinarci. Una particolare intolleranza si manifestò in un coro che, alzandosi all’unisono, ripeteva: “Voi non potete fare nulla”. Realizzai che ci trovavamo di fronte a un avversario spirituale molto potente: uno spirito di depressione, capace di farli ribellare con urli di disperazione.

Nonostante ciò, continuammo a perseguire il nostro obiettivo, determinati a superare quelle barriere e a scoprire cosa si celasse oltre. Con forza e autorità, iniziammo a cantare che noi, nel nome di Gesù, possiamo, e, mentre avanzavamo, un fascio di luce splendeva su di noi.

Quando finalmente raggiungemmo la folla e superammo l’ostacolo che ci bloccava, ci trovammo davanti a gruppi di ragazzi accovacciati su sedie, piangenti e credenti di non avere più speranza. Mi avvicinai a uno di loro e gli chiesi come potessi aiutarlo. La sua risposta fu un implorare di andarmene perché, a suo dire, per lui non c’era alcuna possibilità di salvezza. Gli risposi che, con le mie sole forze, non avrei potuto fare molto, ma che nel nome di Gesù avevo l’autorità per affrontare e spezzare ogni spirito di depressione. Con quest’idea chiuse il sogno, che risultava chiaro e illuminante.

Dopo aver condiviso la mia visione con i miei compagni, insieme decidemmo di affrontare la sfida di sensibilizzare la comunità riguardo a questa tematica così delicata. Iniziammo una serie di iniziative, tra cui video motivazionali, conferenze con esperti nel campo della psicologia e attività di evangelizzazione nelle piazze. L’obiettivo era quello di affrontare apertamente il tema del suicidio, creando uno spazio di dialogo e supporto per chiunque avesse bisogno.

Dopo aver condiviso il sogno, ricevetti una conferma che considerai divina: una parola che mi giunse nel cuore della notte, avvertita come un messaggio speciale. Questo momento creò in me una connessione profonda e una guida nel mio percorso, facendomi sentire che una chiamata più grande mi spingeva a proseguire nella mia missione. Una voce insistente nel mio cuore ripeteva: “Come Barnaba, come Barnaba.” Fino a quel momento, non avevo approfondito la figura di Barnaba, così quella notte iniziai a leggere sulla sua vita e su quella di Paolo. Scoprii che il nome Barnaba significa “figlio della consolazione”. Ecco che tutto si chiarì: Dio mi stava chiamando a una nuova missione, dedicata a portare conforto agli animi afflitti e sostegno a coloro che necessitano di consolazione. Questa rivelazione accese in me un rinnovato desiderio di impegnarmi nel servizio verso gli altri, aiutando chi soffre a trovare speranza e guarigione.

Il nostro progetto prosegue con l’intento di toccare quante più anime bisognose possibile. Il nome “Non farti del male” trae ispirazione da una storia biblica che narra della notte in cui un terremoto scosse le prigioni di Filippi. Mentre la Bibbia racconta che, a mezzanotte, un grande terremoto liberò i prigionieri, il carceriere di Filippi, spaventato dalla possibilità di conseguenze terribili per la fuga dei detenuti, decise di togliersi la vita. A quel punto, una voce dalla prigione esclamò: “Non farti del male, siamo tutti qui.” Queste parole, semplici ma profondamente significative, cambiarono per sempre la vita di quel carceriere, portandolo dalla morte alla vita eterna mediante l’accettazione di Cristo come Salvatore.

Questo è il messaggio che desideriamo condividere: c’è sempre speranza, anche nei momenti più bui. Le parole di conforto hanno il potere di cambiare il destino e di portare libertà a chi affronta il dolore. Siamo qui per propagare questo messaggio di salvezza e consolazione a chi ne ha bisogno, proprio come il carceriere riconobbe la luce nella sua oscurità.

Siamo lieti di annunciare l’apertura ufficiale della pagina Instagram di “Non farti del male”. Su questa piattaforma, abbiamo creato uno spazio per articoli redatti da psicologi cristiani che trattano temi legati alla depressione e al dolore emotivo.

Intanto, molti volontari si sono attivati per incoraggiare coloro che si sentono più afflitti, utilizzando video motivazionali che non dimenticano mai l’importanza del messaggio evangelico. Crediamo fermamente che il Vangelo sia l’unico strumento capace di sradicare questo spirito di depressione.

Abbiamo organizzato conferenze sia online che in presenza, partecipando anche a eventi presso la NATO in Italia, dove abbiamo avuto l’opportunità di condividere il potere del messaggio evangelico con i militari presenti. Numerosi sono stati i momenti in cui abbiamo portato il nostro messaggio nelle piazze, ascoltando le difficili storie di tanti ragazzi che ci raccontavano del loro desiderio di mettere fine alle loro vite, privi di un messaggio di speranza.

Vogliamo fare sapere a tutti che non sono soli e che c’è sempre una via d’uscita. Continueremo a portare speranza, condividendo il messaggio di salvezza e offrendo supporto a chiunque ne abbia bisogno. La pagina Instagram servirà come punto di riferimento per esperienze di condivisione, incoraggiamento e sostegno, contribuendo alla creazione di una comunità di amore e comprensione.

In aggiunta a quanto già menzionato, abbiamo avuto l’idea di ideare e personalizzare Bibbie e Nuovi Testamenti con copertine d’impatto. Le copertine mostrano un uomo che, alzando una mano, invita a fermarsi, simboleggiando l’importanza di non cedere ai pensieri negativi. Sulla copertina è scritto “Prevenzione suicidio”, poiché crediamo che la parola di Dio sia il mezzo più potente per combattere questo spirito di depressione.

All’interno della Bibbia, abbiamo compendiato versetti che affrontano la paura, l’ansia, la depressione e i sensi di colpa, affinché i lettori possano trovare risposte chiare e consolanti in momenti difficili. Vogliamo che ognuno possa scoprire nel testo sacro parole di speranza e conforto.

Pur ritenendo la medicina un supporto importante per affrontare queste problematiche, ci teniamo a dire che ciò che consideriamo davvero infallibile è la parola di Dio, un mezzo completo e funzionale per la vita di ogni individuo. La nostra missione è quella di portare questa verità e questo sostegno al maggior numero possibile di cuori, affinché nessuno si senta solo nelle proprie battaglie e possa trovare la pace e la speranza di cui ha bisogno.

“Chiunque desideri contribuire a questo progetto è invitato a seguire e a far conoscere le nostre pagine Instagram, sia in italiano che in spagnolo, di ‘Non farti del male’. Il mio più grande desiderio è raggiungere tutti i militari, inclusi i miei colleghi, attraverso il messaggio contenuto nel Libro dei Libri, la parola di Dio.”